Appello agli studenti della Lombardia: scendete in piazza per lo sciopero generale dell’11 ottobre
L’11 ottobre il sindacalismo conflittuale scende in piazza unito contro le politiche del governo Draghi, contro la volontà evidente del potere di scaricare i costi di questa crisi pandemica sui lavoratori e i ceti popolari, che già da decenni si portano addosso il peso della crisi strutturale del sistema capitalista.
L’appuntamento di Milano è l’11 ottobre alle 10.00 in via Pantano 9, da lì partirà un corteo che toccherà alcuni punti nevralgici di questa città e del suo sistema di potere.
Ci appelliamo agli studenti della città di Milano e di tutta la Lombardia perché sostengano questo sciopero scendendo in piazza con noi, perché si uniscano ai lavoratori con un'unica voce contro la gestione della crisi di questo governo schierato con i potenti, contro i licenziamenti, per uno stato sociale efficiente e presente, per un futuro di dignità.
Il governo sta facendo gli interessi delle classi dirigenti, non del Paese, non certo dei giovani. I fondi del cosiddetto Recovery Plan andranno a privati e imprese, che li useranno per massimizzare i profitti e null’altro.
In questo quadro, il welfare è ridotto all’osso, nessun intervento strutturale è stato fatto su sanità, scuola, trasporti per garantire a tutti di riprendere una vita normale e dignitosa. In molte famiglie ci sono genitori in cassa integrazione, molti altri sono stati costretti allo smart working, con una confusione inaccettabile tra tempi di vita e di lavoro.
Dopo che neanche un euro è stato stanziato per risolvere i problemi strutturali della scuola pubblica: Le vostre scuole dopo un anno e mezzo di pandemia non sono meno fatiscenti, le vostre aule non sono meno affollate o più ampie, i vostri docenti non sono più stabili. I trasporti non vi garantiscono di arrivare a scuola in modo sicuro, né il sistema sanitario è divenuto più capillare ed efficiente ed è alle porte un’ulteriore riforma del sistema sanitario regionale che impoverirà il servizio ulteriormente. Una riforma portata avanti dagli stessi che hanno lasciato che questa regione venisse travolta da decine di migliaia di morti nella fase acuta della pandemia.
Dire no ai licenziamenti, avallati dai sindacati complici che hanno firmato accordi e protocolli inaccettabili e contro i quali bisogna prendere una posizione chiara, pretendere lavoro, salario, casa, sicurezza, in una parola un futuro, è un vostro diritto. Pretendere che i fondi europei, che così tanto ci costeranno in futuro, siano usati per un vero rilancio del paese, in favore dei lavoratori, dei giovani, della scuola, della sanità, di una società realmente più equa e sostenibile –capace di garantire l’accesso ai diritti - è un dovere di tutti. Per questo vi invitiamo a scendere in piazza con noi l’11 ottobre, contro le politiche liberiste e omicide del governo Draghi e dell’Unione Europea, per una società più giusta, per un futuro possibile
Milano, 11 ottobre, via Pantano 9, ore 10.00. Sciopero generale!
USB, OSA, Confederazione Cobas, CUB, Unicobas